MARROBIO (Marrubium vulgare)
È una pianta erbacea perenne, comune ai margini delle strade e nei luoghi incolti di tutta la penisola. Se ne utilizzano soprattutto i fiori in piena fioritura, da maggio a settembre, che hanno proprietà toniche, digestive, espettoranti, antisettiche, antispasmodiche ed emmenagoghi. Contiene, inoltre, un principio amaro, la marrubina, dimostratasi efficace come espettorante e febbrifugo. Il marrobio è chiamato anche “erba apiola”, perché è scelto dalle api per fare i miele, sicché moti apicoltori fanno crescere queste piante vicino agli alveari.
Tutta la pianta è regolatrice dell’attività cardiaca, specialmente nei casi di aritmia. L’infuso, preparato con 20-30 gr. di sommità fiorite in un litro d’acqua, è efficace contro il catarro, negli attacchi d’asma e nelle coliche epatiche.
Da quest’erba si ricava anche un eccellente preparato utile per tutti gli scopi indicati, che è il vino di Marrobio, essendo i principi attivi del Marrobio solubili nell’alcool. Si mettono a macerare 60 gr. di fiori secchi per 10 giorni in un litro di vino generoso, preferibilmente marsala; si filtra e si consuma a bicchierini.
Il decotto, preparato mettendo a bollire fiori e foglie per 20 minuti in acqua, si applica per uso esterno su piaghe ulcerose.
La tintura, che si prepara lasciando in infusione per 2-3 giorni 20 grammi di fiori secchi in 200 gr. di alcool a 70°, si utilizza a gocce (10-20) in un po’ d’acqua più volte al giorno come febbrifugo.
Proprietà delle piante