ARNICA (Arnica montana)
È una pianta erbacea perenne, che cresce in montagna tra i 1500 e i 2000 metri. Emana un forte e gradevole odore aromatico, specialmente se schiacciata tra le dita, e ha un sapore acre e amaro. Si usano i fiori, che vanno raccolti tra giugno e luglio, e le radici, che si raccolgono a ottobre.
Per uso interno ha un forte potere eccitante che influisce sul sistema nervoso; l’infuso si prepara con 2 gr. di fiori in 150 gr. di acqua, mescolati a sciroppo. Va tenuto presente, però, che è considerata pianta velenosa, per cui a dosi elevate può dar luogo a fenomeni irritativi del tratto digerente e del sistema nervoso centrale (vertigini, tremito e, nei casi più gravi, anche coma).
Va quindi utilizzata sotto stretto controllo medico.Per uso esterno si usa la tintura, preparata facendo macerare, per 10 giorni, 20 gr. di radici e di fiori in 100 gr. di alcool a 60° e diluendo poi in mezzo litro d’acqua. Si applica sugli ematomi, sulle ecchimosi, sulle distorsioni, sulle slogature e sulle contusioni, purché non vi sia piaga aperta.
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