Come si utilizzano le pianteIl decotto
Il decotto è consigliato quando le sostanze possono essere sciolte solamente attraverso una prolungata azione dell’acqua bollente, oppure quando si tratta di sostanze legnose che devono essere prima ammorbidite perché possano essere assimilate. Si ottiene versando acqua fredda sulla pianta e facendola bollire lungamente;oppure versando acqua fredda su radici, semi o rizomi dopo averli fatti macerare per alcune ore e mettendola a bollire per 15-20 minuti.
L’infuso
L’infuso consiste nel versare acqua bollente sull’erba sminuzzata, come si fa col tè. Si lascia riposare per 10-20 minuti se sono foglie o fiori, per 1 o 2 ore se si tratta di radici o di corteccia. Quindi si cola o si filtra secondo le prescrizioni. All’infuso colato, dopo l’infusione, è preferibile aggiungere del succo di limone e del miele per addolcirlo. Il miele, infatti, avendo esso stesso proprietà terapeutiche, è preferibile allo zucchero. Le proporzioni per l’infuso sono, in genere, 30 gr. di erbe verdi per un litro d’acqua; nelle erbe molto attive bastano anche 10 gr. per un litro d’acqua.
La macerazione
La macerazione consiste nel mettere le parti della pianta in acqua o altri liquidi e lasciarvela per un periodo più o meno lungo, allo scopo di far passare i principi medicamentosi dalla pianta al liquido. È lo stesso principio dell’infuso, ma il liquido deve essere freddo. Dopo la macerazione bisogna filtrare bene.
La raccolta
La raccolta deve avvenire quando la pianta contiene ancora tutti i suoi principi attivi. I tempi sono diversi per i vari tipi di piante, ma la nota comune è che non devono essere mai raccolte con tempo umido, con la rugiada o dopo la pioggia; devono essere lasciate asciugare all’ombra e in un luogo ventilato. Le radici, i tuberi e i rizomi, invece, devono essere essiccati al sole o in luoghi caldi.
La spremitura
La spremitura serve per ottenere dalle erbe il succo fresco. Si può ottenere in vari modi, ma il più casalingo è ilo seguente: pestare l’erba in un mortaio, mettere la parte schiacciata in un sacchetto di tela e comprimerla tra due assicelle di legno; raccogliere il liquido in un bicchiere di vetro. Si consiglia di metterlo a bagnomaria per farlo diventare chiaro e filtrarlo.
La tintura
La tintura si prepara facendo sciogliere la sostanza medicamentosa polverizzata nell’alcool a 60° per alcuni giorni. Si può fare anche con un vino molto buono. Rispetto alle altre preparazioni ha il vantaggio di conservarsi più a lungo.
L’unguento
L’unguento è qualsiasi rimedio preparato su base grassa come eccipiente dei vari medicamenti. Vi si mescolano le erbe frantumate e vi si aggiunge cera d’api. Il tutto deve bollire a bagnomaria, poi si filtra e si conserva in vasetti di vetro. Si adopera per uso esterno e ha il vantaggio di penetrare più profondamente nella cute attraverso il grasso spalmato o frizionato. Per ogni etto di grasso si richiedono 50 gr. di erbe polverizzate.