GINEPRO (Juniperus communis)
È un alberello cespuglioso con foglie aghiformi, fiori verdastri e bacche che, a maturazione (che avviene dopo un anno), assumono un colore nero-violaceo.
Le sue bacche contengono zucchero, acidi vegetali, resine e un olio vegetale costituito da cardinene e pinene, che rendono aromatica tutta la pianta. Sono, inoltre, cariche di sali diuretici che facilitano l’eliminazione degli acidi urici dall’organismo e curano gonfiori.
Il ginepro trova impiego per uso interno nel trattamento delle affezioni alle vie aeree, delle bronchiti, dei raffreddori, del diabete e favorisce la digestione, soprattutto dopo un pasto ricco di grassi. È una spezia dalle proprietà antisettiche e, per uso esterno, è adatta per trattare le ferite, per le punture d’insetto e per i reumatismi.
Il decotto si prepara con 125 gr. di legno di ginepro tagliuzzato in 1,5 l. di acqua da ridurre, con l’ebollizione, a 1 litro; vi si aggiungono, poi, 125 gr. di vino bianco. Va preso un bicchierino al mattino, quale tonico e sudorifero.
Per evitare tosse, catarro e dolori bisogna preparare un infuso con un litro di vino rosso corposo nel quale bisogna mettere a macerare per 2 settimane 15 g. di bacche di ginepro schiacciate e la scorza di un limone; dopo aver filtrato il vino, va preso un bicchiere al giorno a fine pasto.
Invece contro l’alito cattivo è ottimo l’infuso preparato con 10 gr. di bacche pestate in una tazza d’acqua e bevuto dopo i pasti.