CARCIOFO (Cynara cardunculus)
Le foglie e le radici di questa pianta contengono un principio caratteristico, la cinarina che, insieme a inulina e altri enzimi stimola in modo benefico la funzione secretiva e antitossica del fegato ed esercitano un’azione salutare nelle forme itteriche subacute e croniche, nell’insufficienza epatica e nella stitichezza. Il carciofo, inoltre, sviluppa un’azione antitossica utilissima nei casi di artrite. È anche indicato nel diabete, data la sua scarsità di zucchero, e nella stitichezza, perché aiuta la peristalsi.
Il decotto di radici si prepara con 20 gr. in 100 gr. di acqua; è efficace contro la gotta, l’artrite, i reumatismi, l’idropisia e la renella.
In caso di diarrea si consiglia di mangiare i carciofi crudi.
Ottima bibita diuretica è il vino bianco in cui si fanno macerare le foglie di carciofo fresche o secche, oppure il vino bianco mescolato a metà con succo di carciofo estratto dalle foglie e dai fusti.